Transizione energetica, ecologica e tecnologia, intelligenza artificiale. Ecco i settori in cui investire secondo Roberto Marsella Business Angel dell’Anno 2023
Recentemente premiato come Business Angel dell’Anno 2023, Roberto Marsella è nato in Puglia nel 1964. Dopo essersi laureato con lode in Economia aziendale alla Bocconi di Milano, ha conseguito il Master in Business Administration alla Stern School of Business della New York University.
«Per poter studiare e lavorare ho dovuto emigrare. E ancora oggi sono troppo rare le opportunità che offrono alcune aree del nostro Paese. Dovremmo fare in modo che i ragazzi possano trovare l’opportunità di sviluppare il proprio potenziale senza doversi allontanare troppo da dove sono nati».
E forse anche il suo percorso ha spinto Roberto a entrare nel mondo degli investimenti, per dare un aiuto concreto a chi prova a fare impresa. Risale al 1991 il suo primo investimento personale in private equity e da allora ha iniziato la sua attività di investitore per passione.
Con oltre 46 investimenti negli ultimi 10 anni, 12 exit e 3 società quotate, Marsella mette a disposizione il proprio network e la propria esperienza professionale alle imprese in cui decide di investire, tra cui compaiono Dove Vivo, ReeVo, Deus Technology, Woom Italia, Talent Garden.
Marsella, quali sono i requisiti per essere un buon investitore?
«Investire vuol dire essere curiosi. Quando prendi la decisione di investire in una società la conosci poco, devi imparare molto sul suo posizionamento, soprattutto se parliamo di start up o piccole aziende in fase di crescita.
Un bravo investitore deve capire dove sta andando la società, cosa può diventare e ci vuole molta curiosità come dicevo, per esplorare aree non ancora battute. Parallelamente ci vuole anche molta umiltà, bisogna avere la consapevolezza che tu ne sai meno dei founder e devi studiare e imparare. Infine, un buon investitore aiuta le società in cui investe, le accompagna nel percorso di crescita».
Qual è l’elemento più gratificante?
«Contribuire al successo di una start up vuol dire contribuire a creare opportunità di lavoro sul territorio. Un territorio che offre poche opportunità lavorative perde i suoi giovani e limita il suo futuro. E questa credo sia una grande responsabilità per gli investitori, ma anche un grande motivo di orgoglio. Quando un’azienda in cui ho investito cresce e crea nuove opportunità di lavoro è una grande soddisfazione».
A tal proposito, il forum Disegnare il Futuro si svolgerà nella sede di Talent Garden, una delle realtà che ha contribuito a far crescere. Cosa si prova?
«È un grande piacere quando realtà che hai aiutato a crescere hanno successo. Come detto, oltre al guadagno ovviamente, è molto gratificante quando le aziende generano ricadute positive per un territorio».
In che situazione ci troviamo in Italia del punto di vista degli investimenti?
«Siamo un Paese pieno di opportunità. Ci sono tanti attori che hanno giocato un ruolo propulsivo fondamentale: i fondi di private equity, di Venture Capital, CDP, le associazioni di categoria, le associazioni di Business Angel hanno tutti contribuito a far crescere il settore. E ci sono tante aziende emergenti molto interessanti, con buoni prodotti».
E come le si aiuta a scalare?
«Il primo punto è la preparazione del management. E qui è fondamentale dare il buon esempio: come i figli imparano dai genitori seguendo l’esempio più che dalle parole, è fondamentale far sì che i manager possano crescere per far crescere l’azienda. A volte, capita che i manager che hanno sviluppato l’azienda nella prima fase non abbiano le skills adatte a fare il salto successivo.
Bisogna sempre formarsi, adattarsi alle nuove sfide. Il lavoro più importante va fatto sul capitale umano e soprattutto fornendo esempi da seguire. In questo l’informazione gioca un ruolo molto importante: la gente si ispira a modelli di comportamento, raccontare le storie di chi ha scalato stimola il processo di imitazione».
Torniamo a lei, cosa vuol dire essere il Business Angel dell’Anno?
«Vuol dire sentire ancora più responsabilità nella propria attività e avere un maggiore entusiasmo nell’intraprendere questo percorso con le aziende».
Da Business Angel dell’Anno: quali sono i settori in cui investire?
«Molto interessante è il settore della transizione energetica ed ecologica e poi la tecnologia, a 360 gradi. L’evoluzione della tecnologia impatta tutti i settori ed è motore del cambiamento: dalle nuove tecnologie alla digitalizzazione, all’intelligenza artificiale. Infine, ci sono alcuni verticali del business B2B che sono molto interessanti».
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