A gennaio è partito il nuovo piano strategico nazionale della PAC (PSP) a sostegno del comparto agricolo e della sostenibilità ambientale. Tra le novità il CSR regionale come strumento per lo sviluppo rurale
Crisi idrica, cambiamenti climatici e sostenibilità ambientale sono elementi sempre più presenti nel dibattito riguardante l’agricoltura. Non è un mistero che le condizioni climatiche stiano mettendo in difficoltà il comparto agricolo, con il rischio di una perdita significativa nella produzione. Scongiurare questo pericolo è compito delle Nazioni che devono intervenire proponendo sostegni concreti alla risoluzione dei problemi.
In tale ottica si è mossa l’Unione Europea con la nuova PAC (Politica Agricola Comune) 2023-27. Su questa programmazione è basato il piano strategico della PAC dell’Italia (PSP) che ha preso il via a gennaio. Il progetto ha un valore di 37 miliardi di euro, buona parte dei quali sarà utilizzata per obiettivi di carattere climatico-ambientale.
Il PSP 2023-27 rappresenta la strategia d’azione nazionale che dovrà essere attuata a livello regionale tramite lo strumento del CSR. La regione Piemonte rappresenta un’autorità di gestione che avrà libera scelta riguardo: gli interventi attuabili, la calendarizzazione dei bandi (con relativa definizione dei criteri di selezione) e l’assegnazione dei finanziamenti.
Cosa cambia rispetto al passato
La nuova PAC possiede differenze sostanziali rispetto alla programmazione precedente. Se lo scorso programma aveva una durata di 7 anni, con la nuova programmazione la durata è di soli 5 anni. Inoltre la PAC prevede procedure più rapide; ciò comporterà tempi più limitati per presentare le richieste di finanziamento.
È stata modificata anche la sfera degli obiettivi da raggiungere, che viene ampliata rispetto alla programmazione precedente. I principi economici, ambientali e sociali rimangono le finalità di base, ma vengono articolati in altri obiettivi specifici. Tra i traguardi di maggior risalto troviamo quello della sostenibilità. Inoltre per la prima volta si parla di lotta allo spreco alimentare e sicurezza degli alimenti.
CSR regionale
In passato i finanziamenti venivano gestiti a livello regionale tramite i cosiddetti PSR (Programmi di Sviluppo Rurale). Da quest’anno non esisteranno più i PSR e le regioni dovranno delineare il cosiddetto CSR (Complemento regionale per lo Sviluppo Rurale). Sostanzialmente si tratta di un documento che chiarisce la strategia regionale in attuazione del PSP.
Il CSR del Piemonte descrive la situazione regionale ed espone gli interventi da realizzare. Per l’attuazione dei 49 interventi previsti, la Regione Piemonte avrà una disponibilità economica di circa 756 milioni di euro.
Gli interventi descritti sono similari a quelli previsti dal precedente PSR, con l’eccezione di alcune novità, le più importanti delle quali riguardano il benessere animale e la distinzione tra investimenti tradizionali e i cosiddetti “investimenti verdi”.
Proroga del PSR 2014-2022
Con la proroga del PSR 2014-22, la Regione Piemonte consentirà alle aziende agricole di prolungare la durata degli impegni scaduti nel 2022. Si tratta di aziende che si sono impegnate a realizzare interventi agricoli utili a mitigare i cambiamenti climatici e a migliorare la condizione della biodiversità in conformità al PSR 2014-22.
Il 2023 si prefigura quindi un anno particolare, in quanto le domande di pagamento relative al PSR 2014-22 andranno a intersecarsi con le domande per i nuovi impegni da intraprendere sulla base del CSR 2023-27.
Paolo Alpa