Mercosur, Coldiretti Cuneo: Accordo Ancora Insoddisfacente, Servono Reciprocità E Più Controlli

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MERCOSUR, COLDIRETTI: ACCORDO ANCORA INSODDISFACENTE, SERVONO RECIPROCITÀ E PIÙ CONTROLLI

Senza regole comuni rischio di concorrenza sleale e danni alla salute dei consumatori

L’accordo con il Mercosur deve essere legato a precise garanzie riguardanti il rispetto del principio di reciprocità degli standard produttivi e a controlli rigorosi su tutti i prodotti agroalimentari che entrano in Europa. Così afferma Coldiretti Cuneo, sottolineando che la salute dei consumatori e il futuro delle filiere agroalimentari sarebbero a rischio senza tali misure. L’osservazione arriva in riferimento all’approvazione dell’accordo di partenariato con il blocco dei paesi sudamericani, da parte del Collegio dei Commissari UE.

Le vaghe rassicurazioni della Commissione sull’avvio di iniziative complementari, comprese valutazioni d’impatto rispetto all’allineamento degli standard di produzione, come il uso di fitofarmaci e il benessere animale per i prodotti importati, devono essere integrate in modo adeguato all’interno dell’accordo, secondo Coldiretti.

Un’analisi di Coldiretti basata su dati ISTAT rivela che nei primi cinque mesi del 2025, le importazioni in Italia di prodotti alimentari dai paesi Mercosur sono aumentate del 20 per cento, con picchi del 35 per cento per la carne. Nei primi nove mesi dell’anno sono stati registrati 130 allarmi alimentari nei paesi UE legati all’importazione di prodotti alimentari dal Mercosur, di cui oltre un terzo relativi alla carne, come risulta dall’analisi Coldiretti basata su dati RASFF.

«Occorre garantire controlli sul 100 per cento dei prodotti agroalimentari che entrano nei confini europei per assicurarne la sicurezza alimentare e il rispetto delle regole valide per i nostri produttori. Nei paesi sudamericani si fa tuttora ampio uso di antibiotici e altre sostanze come promotori della crescita negli allevamenti, oltre all’uso di pesticidi vietati da anni nell’UE», sottolinea il Direttore della Coldiretti cuneese, Francesco Goffredo.

In assenza delle necessarie garanzie, l’accordo colpirà le piccole e medie imprese italiane, ma anche le piccole aziende del Sudamerica, aggravando ulteriormente un deficit della bilancia commerciale agroalimentare tra Italia e Mercosur già estremamente ampio.

«Non è, poi, accettabile l’idea di utilizzare i soldi della riserva di crisi della Politica Agricola Comune» – conclude il Presidente Nada – «per coprire i potenziali danni economici causati dall’accordo alle filiere, utilizzando in pratica i soldi degli agricoltori, anche alla luce degli intollerabili tagli alla PAC annunciati dalla Commissione».

 

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La Redazione

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