Artissima 2025 chiude confermando la propria vitalità di mercato e la sua centralità come osservatorio internazionale: la fiera mette alla prova la nuova aliquota IVA al 5% in un contesto di confronto europeo
34.000 presenze, 176 gallerie in fiera con 26 nuovi espositori da 36 paesi e 5 continenti, 63 progetti monografici, 13 premi e 1 fondo d’acquisizione.
Si chiude in un clima di entusiasmo e concretezza, la trentaduesima edizione di Artissima Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino.
Prima grande fiera italiana del calendario autunnale e la più internazionale del Paese, Artissima ha rappresentato quest’anno il banco di prova concreto per la nuova aliquota IVA al 5% sulle opere d’arte; una misura attesa e decisiva per la competitività del sistema italiano e che per la prima volta è stata osservata nel contesto di un mercato internazionale e messa in relazione con i regimi fiscali europei.
Dice Luigi Fassi, direttore della fiera dal 2022: « Artissima è stata il primo ** momento di verifica** per l’IVA al 5%, ma soprattutto la sua cartina di tornasole . La nuova aliquota si è rivelata non solo un provvedimento fiscale indispensabile, ma un fatto culturale, una ** notizia di portata europea** che ridefinisce il modo in cui l’Italia si colloca nel sistema dell’arte. Questa misura non agisce sul margine, ma sul senso: restituisce al nostro Paese la possibilità di competere ad armi pari, e allo stesso tempo di proporre un modello fondato su qualità, consapevolezza e responsabilità. Artissima ha avuto il privilegio e la responsabilità di metterlo alla prova, dimostrando come una fiera possa essere anche un luogo di diplomazia culturale, capace di far dialogare politica, economia e visione ».
Con 34.000 visitatori complessivi (dato registrato alle ore 15.00 di domenica 2 novembre 2025) in quattro giornate di apertura – di cui la prima riservata agli operatori – Artissima conferma la propria centralità nel panorama internazionale dell’arte contemporanea, consolidando un modello di successo che respira con la città. Oggi la fiera è il motore di un dinamismo diffuso, che alimenta e si alimenta dei progetti, delle mostre e delle istituzioni torinesi. Il grande pubblico trova oggi nella città un’estensione naturale della fiera, attraverso un palinsesto condiviso e integrato, mentre all’interno dell’Oval cresce la presenza di collezionisti, curatori e professionisti internazionali. Una trasformazione che segna la maturità del sistema italiano e la capacità di Artissima di generare attrattività specializzata e duratura.
Le 176 gallerie provenienti da 36 Paesi e 5 continenti hanno portato a Torino una proposta di altissimo livello curatoriale, in equilibrio tra sperimentazione e mercato, consolidando la reputazione globale della fiera come piattaforma di fiducia e innovazione.
Il tema di questa edizione – Manuale operativo per Nave Spaziale Terra, ispirato al pensiero di Richard Buckminster Fuller – ha attraversato con coerenza l’intero progetto curatoriale, dalle sezioni Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions, fino alle sezioni curate Present Future, Back to the Future e Disegni, e ad alcuni dei progetti presentati dalle istituzioni, aprendo una riflessione condivisa sulla responsabilità collettiva e sull’immaginazione come risorsa del presente.
Artissima come istituzione e come piattaforma di diplomazia culturale
Nel suo trentaduesimo anno, Artissima conferma la propria doppia natura: fiera e istituzione, luogo di mercato ma anche di pensiero, capace di agire come piattaforma di diplomazia culturale.
L’edizione 2025 ha rafforzato il dialogo con le istituzioni internazionali, i network di musei e i nuovi soggetti del collezionismo, aprendo riflessioni sul valore civile e simbolico dell’arte.
Emblematiche in questo senso la presenza di a nonymous art project dal Giappone, che ha portato in fiera un modello di mecenatismo immateriale e relazionale, fondato su un gesto di fiducia condivisa e di responsabilità collettiva, e il dialogo con la Città di Vilnius e l’Ambasciata della Repubblica di Lituania nella Repubblica Italiana con il Vilnius Residency Prize: un connubio simbolico che conferisce pienamente all’arte la sua funzione di spazio comune e alla fiera il ruolo di istituzione capace di generare cultura civile. Un segno del nuovo corso che attraversa Artissima: una fiera che non si limita a osservare i mutamenti del sistema, ma li interpreta e li orienta.
Un motore culturale per la città e per l’Italia
Sostenuta dal Main Partner Intesa Sanpaolo, insieme a Fondazione CRT, Fondazione Arte CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo e Camera di commercio di Torino, Artissima 2025 ha rinnovato la propria alleanza con le istituzioni culturali e produttive della città. Il palinsesto diffuso in collaborazione con musei e fondazioni torinesi ha esteso la presenza della fiera ben oltre l’Oval, confermando Torino come capitale italiana dell’arte contemporanea e luogo di connessione tra linguaggi, economie e visioni.
« Torino continua a dimostrare la propria vocazione di città al servizio del sistema dell’arte contemporanea italiana – afferma Luigi Fassi – e Artissima ne è il metronomo, il luogo in cui le energie del sistema si rinnovano e trovano direzione ».
Con una crescita costante di pubblico, un aumento significativo di presenze di collezionisti e un’attenzione crescente da parte dei media internazionali, Artissima chiude la sua 32ª edizione confermando il proprio ruolo di laboratorio del contemporaneo e piattaforma di fiducia per l’arte in Italia.
Un segnale forte che arriva da Torino e guarda lontano: la rotta è tracciata e il viaggio è già cominciato.
NUMERI DI ARTISSIMA 2025
- 34.000 visitatori in 4 giornate di apertura
- 176 gallerie italiane e internazionali, di cui 26 presenti per la prima volta
- 63 progetti monografici, 1 fondo d’acquisizione e 13 premi, riconoscimenti e supporti assegnati
- Gallerie da 36 Paesi e 5 continenti: Argentina, Austria, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Colombia, Croazia, Cuba, Emirati Arabi, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Hong Kong, Italia, Lituania, Messico, Paesi Bassi, Perù, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Singapore, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa, Svizzera, Turchia, Ungheria, Uruguay e Zimbabwe
- 7 sezioni in fiera, tra cui 3 curate da board internazionali
- Oltre 700 collezionisti e curatori nazionali e internazionali ospitati
- 13.500 personalità del mondo dell’arte e dell’imprenditoria nel network attivo della fiera
I dati confermano una partecipazione stabile e qualificata, con un pubblico sempre più composto da operatori e collezionisti internazionali, a testimonianza del consolidamento del ruolo di Artissima come piattaforma di mercato e di pensiero.




