Turismo e Wine Hospitality: l’enogastronomia guida sempre di più le vacanze in provincia di Alessandria
Il turismo enogastronomico continua a dimostrarsi un motore trainante per l’economia italiana, con una spesa complessiva che ha raggiunto i 9 miliardi di euro nei primi quattro mesi del 2025. Il cibo non solo rappresenta la voce di spesa più rilevante per chi viaggia in Italia, ma è anche la ragione principale che spinge molti visitatori a scegliere il nostro Paese come meta delle proprie vacanze.
Nel contesto della fiera internazionale Tuttofood, è stato evidenziato come l’esperienza culinaria sia ormai parte integrante e centrale del viaggio Made in Italy. Anche in provincia di Alessandria, questa tendenza si riflette chiaramente nei dati presentati durante un incontro presso la Camera di Commercio, organizzato da Alexala e dall’Osservatorio Turistico Provinciale, alla presenza dell’assessore regionale al Turismo Marina Chiarelli.
La provincia di Alessandria copre il 6,3% dell’intera offerta ricettiva del Piemonte, registrando una crescita del 25,6% rispetto al 2023. In questo scenario, agriturismi e bed & breakfast rappresentano rispettivamente il 14,4% e il 7,5% dell’offerta. Secondo le recensioni online, il tema più discusso dai visitatori è proprio quello legato a cibo e bevande, con il vino in cima alle preferenze e una percezione estremamente positiva (sentiment pari a 97,9 su 100).
La domanda turistica estera continua a crescere, con aumenti significativi di presenze da Benelux, Germania, Francia e Stati Uniti. Proprio questi dati confermano come la combinazione di buon cibo, vini di qualità e ospitalità stia diventando sempre più un elemento distintivo del territorio.
L’alimentazione e la cucina locali si rivelano strumenti potenti per collegare realtà urbane e rurali, produttori e consumatori, attraverso un linguaggio comune fatto di sapori autentici, filiera corta e biodiversità. Ogni piatto è il risultato di tradizioni, identità e stagionalità, raccontando la storia di un territorio che si rispecchia nella sua agricoltura e nella sua accoglienza.
Un ruolo sempre più centrale lo gioca l’enoturismo, che contribuisce in modo significativo alla crescita dell’accoglienza anche a livello locale. Per affrontare al meglio questa evoluzione, è fondamentale investire nella formazione di personale qualificato, capace di gestire la wine hospitality e di proporre esperienze coinvolgenti. Attività come pic-nic e passeggiate tra i filari sono ormai proposte da molte cantine, il 33% e il 30% rispettivamente.
Da segnalare anche la spiccata attenzione all’ambiente: il 43% delle aziende vinicole del territorio adotta pratiche biologiche, mentre il 38% segue gli standard dell’agricoltura sostenibile, dati decisamente superiori alla media nazionale (dove il biologico rappresenta solo il 19,8% della Superficie Agricola Utilizzata).
Le cantine locali offrono una vasta gamma di esperienze, con il 65% che si concentra su poche attività selezionate, mentre il restante 35% propone fino a diciotto esperienze diverse. L’87% delle aziende abbina le degustazioni alla presentazione di prodotti tipici, mentre una su cinque organizza anche corsi di cucina.
Questo crescente interesse per il turismo legato a vino e gastronomia rafforza il ruolo della provincia di Alessandria come destinazione d’eccellenza per chi cerca autenticità, sostenibilità e qualità. È proprio dalla valorizzazione delle tradizioni culinarie locali che derivano molte delle attuali opportunità di crescita per l’intero comparto turistico.