PFAS, il Gruppo Marazzato incontra industria e istituzioni sul tema della lotta ai nuovi microinquinanti
Si chiamano PFAS, acronimo che tradotto dall’inglese sta per sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche e identifica una serie di composti chimici sintetici resistenti all’acqua, al calore e ai grassi presenti in molti composti industriali che oggi rappresentano una delle nuove minacce per la salute e per l’ambiente. Un tema a cui il Gruppo Marazzato, leader nei servizi ambientali, si dedica da oltre sei anni con il reparto Ricerca & Sviluppo che ha sede nella Piattaforma Polifunzionale Azzurra, a Villastellone (TO), dove mercoledì 29 ottobre si è svolto il primo convegno sul tema PFAS alla presenza di istituzioni ed esponenti dell’industria e partner, co-organizzato e patrocinato dal Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale che ha avviato con il Gruppo Marazzato una collaborazione nell’ambito del progetto europeo di ricerca e sperimentazione H2020-SCENARIOS.
Questa sinergia territoriale non nasce a caso: proprio l’area del Nord Ovest è la prima ad essersi mossa attivamente sulla questione PFAS, e in modo particolare lo ha fatto il Piemonte. Prima regione ad aver regolamentato queste sostanze fissandone, con una legge del 2021, i limiti per gli scarichi nelle acque superficiali, nel 2025 ha istituito con un’altra legge un apposito Centro di ricerca e Osservatorio tecnico-scientifico per la riduzione delle emissioni, degli usi e della diffusione ambientale dei PFAS, assumendo così un ruolo di pioniera e capofila della ricerca e del monitoraggio di queste sostanze nocive.
L ’ incontro
Moderato da Sergio Vazzoler, esperto in comunicazione d’impresa e fondatore della società Amapola, che opera nel campo dei progetti di sostenibilità e della loro comunicazione, l’incontro si è aperto con i saluti delle istituzioni, iniziando dal sindaco di Villastellone Francesco Principi e dal Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte Davide Nicco, che hanno sottolineato l’impegno e la volontà nella salvaguardia del territorio. Con loro, il prof. Francesco Dondero, docente dell’Università del Piemonte Orientale e coordinatore del progetto Scenarios, che rappresenta appunto un esempio di sinergia virtuosa tra enti locali, sanità pubblica e ricerca scientifica con l’obiettivo di individuare e fornire strumenti per tutelare la salute e l’ambiente.
A loro hanno fatto seguito i saluti della Dott.ssa Monia Vasta, AD di Azzurra, che ha ringraziato in particolare Città Metropolitana e ARPA per aver concesso le autorizzazioni a realizzare gli impianti pilota in cui avviare la dimostrazione delle nuove tecnologie per la depurazione dell’aria e dell’acqua, oltre alle aziende che hanno collaborato nella ricerca sui PFAS, e quelli di Alberto Marazzato, AD del Gruppo Marazzato, il quale ha ribadito la fondamentale importanza del fare rete per affrontare, misurare e contrastare minacce come quella rappresentata appunto dai nuovi inquinanti.
La parte dei saluti si è completata con gli interventi in videoconferenza dei senatori On. Gian Marco Centinaio, Vice Presidente Vicario del Senato, e On. Manfredi Potenti, nella veste di membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sugli illeciti in campo ambientale e agroalimentare. Questi contributi hanno introdotto la prima delle due tavole rotonde di confronto in programma per la mattinata nella quale si sono alternati Angelo Robotto, rappresentante della Direzione regionale Ambiente, Energia e Territorio Regione Piemonte, il Direttore Generale di ARPA Piemonte Secondo Barbero e Claudio Coffano, Direttore Dipartimento Ambiente e Vigilanza Ambientale Città Metropolitana di Torino, che con i loro contributi hanno ripercorso l’evoluzione dell’iter normativo ponendo però anche l’accento sul tema sempre centrale della corretta comunicazione.
A questo ha fatto seguito un secondo tavolo con le testimonianze dirette dell’approccio al tema degli inquinanti, e dei PFAS nello specifico, di alcuni rappresentanti dell’industria quali Sandro Baraggioli, Presidente Confservizi Piemonte Valle d’Aosta, Andrea Gubitta, Responsabile impianti, discariche e bonifiche di Iren Ambiente per il Piemonte, e Maura Malgaretti, Coordinatrice delle attività di processo e innovazione dei sistemi di depurazione di A2A Ciclo Idrico.
La visita all ’ impianto pilota e le relazioni sui PFAS
Dopo il pranzo, l’incontro è proseguito nuovamente nella Piattaforma Polifunzionale Azzurra con altre tre relazioni: la prima sul tema “ Analisi del trattamento termico dei PFAS e indagine sperimentale ” a cura della prof. Deborah Panepinto del Politecnico di Torino e di Mariachiara Zanetti, Vicerettore per le Politiche territoriali, nazionali ed europee ancora del Politecnico di Torino. La seconda, dal titolo “ Trattamento termico dei PFAS in percolati contaminati ” è stata illustrata da Micol Della Zassa, ceo di K-Inntech.
Il momento più seguito però è stato forse proprio l’intervento che ha visto coinvolti il prof. Dondero e l’Ing. Longo, Coordinatrice del reparto Ricerca e Sviluppo del Gruppo Marazzato, che hanno illustrato il caso studio della Piattaforma Polifunzionale di Azzurra per il progetto SCENARIOS-SAFF®.
Il terzo e ultimo intervento, “ La rimozione dei PFAS dai percolati di discarica: soluzioni industriali e casi studio nel Veneto ”, ha ripercorso l’esperienza della regione da cui sono arrivate le maggiori segnalazioni di rischi di contaminazione delle falde correlati alla presenza dei PFAS. A presentare la relazione sono stati Davide Carraro e Alberto Nalon, rappresentanti della divisione Ricerca&Sviluppo di Depuracque Servizi.
Alla parte di convegno ha fatto seguito una visita ai due impianti pilota con cui si sta conducendo la sperimentazione: il primo riguardante proprio la dimostrazione della tecnologia SAFF®, acronimo di “Surface Active Foam Fractionation”, tecnologia sviluppata da EPOC Enviro (Australia) oggi distribuita anche Italia, e il secondo riguardante invece un trattamento aria a carboni attivi autorigenerativi, entrambi utilizzati per isolare e rimuovere i PFAS dalle acque superficiali.
Il Gruppo Marazzato
Marazzato Soluzioni Ambientali è la società di punta del Gruppo Marazzato, nato nel 1952, si occupa di servizi ambientali con 8 sedi nel Nord Ovest e un raggio d’azione nazionale grazie alle reti d’impresa a cui aderisce. Con 300 dipendenti e un parco mezzi di oltre 250 unità fornisce servizi di gestione, intermediazione e trasporto rifiuti industriali, bonifiche ambientali, rimozione amianto e serbatoi e spurghi civili e industriali.
Lo scorso febbraio 2023 il Gruppo ha dato vita alla Fondazione Marazzato, che si occupa di tutte le iniziative legate al mondo della CSR, della sostenibilità ambientale e della preservazione del patrimonio culturale, con particolare riferimento alla collezione privata di mezzi storici, composta da oltre 250 veicoli e custodita presso lo showroom di Stroppiana (VC).
L’Università del Piemonte Orientale
Fondata nel 1998, l’Università del Piemonte Orientale (UPO) si distingue per il suo modello tripolare (Alessandria, Novara, Vercelli) che ha favorito una forte connessione con il territorio e un’ampia partecipazione studentesca. Fin dalla sua nascita UPO – che oggi conta una popolazione studentesca di circa 17.500 iscritti e quasi 55.000 laureate e laureati dall’anno di fondazione – ha agito come un potente “ascensore sociale” per le famiglie locali e come motore di innovazione e sviluppo economico, sociale e culturale per l’area in cui opera.
Oggi UPO è un ateneo maturo e intraprendente, riconosciuto per l’ eccellenza nella ricerca scientifica e nella formazione avanzata. La sua offerta formativa risponde sia alle esigenze del territorio sia alla necessità di corsi innovativi, multidisciplinari e di respiro internazionale. L’Università pone una forte enfasi sulla “terza missione”, coinvolgendo attivamente la società civile (attraverso la “scienza dei cittadini”) e giocando un ruolo cruciale nella tutela della salute, grazie alla presenza di due aziende ospedaliere-universitarie.




