L’onda lunga degli European Union-Italy Energy Days: il simposio internazionale ha portato un confronto di altissimo livello internazionale
La cornice era di grande fascino, il Castello del Valentino. Il panel di speaker, di altissimo livello: alcuni tra i massimi esperti di transizione ecologica, affiancati a politici e rappresentanti di enti dedicati alla legislazione in materia ambientale.
Il tema di EU-Italy Energy Days, cruciale: il ruolo dell’Italia nella realizzazione dell’obiettivo europeo di zero emissioni, il benessere dei cittadini e la sicurezza energetica. Argomento generale, sviscerato in tre specifici settori: efficientamento energetico (di immobili a uso privato e industriale), mobilità sostenibile, creazione di Comunità Energetiche Sostenibili.
Lo scenario internazionale.
L’Europa ha affrontato una gravissima crisi energetica nel 2021-2022: le forniture di gas da parte della Russia, in precedenza il principale fornitore dell’UE, si sono ridotte a una frazione dei volumi del 2020. In risposta, l’UE ha adottato nuovi quadri di riferimento per limitare gli effetti dei prezzi sui cittadini, diversificare l’approvvigionamento internazionale e garantire il riempimento dei siti di stoccaggio.
Ora, è il momento di andare oltre l’emergenza, strutturando azioni energetiche a lungo termine che diano priorità alla decarbonizzazione dell’UE.
La situazione dell’Italia.
L’Italia, da sempre importatrice di energia, si trova di fronte all’impareggiabile opportunità di compiere un cambiamento epocale: diventare non solo autosufficiente, ma anche un hub energetico per l’UE. Naturalmente, il percorso da seguire è impegnativo e la scienza svolge un ruolo fondamentale per supportare i decisori chiave nella comprensione delle conseguenze positive e negative, associate a scenari diversi e complessi. In pratica, la scienza deve fare emergere cosa è tecnicamente fattibile e cosa no nei prossimi dieci anni. Quali sono i benefici, i rischi e i costi associati.
Il tempo delle decisioni.
Il Simposio è giunto in un momento cruciale: entro breve, è prevista la presentazione da parte del Governo italiano del “Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima” (NECP). Il forum del Simposio ha consentito dunque uno scambio coinvolgente sul contenuto di questi NECP, richiesti a tutti gli stati membri dell’UE. In particolare, sono state affrontate in una tavola rotonda le discussioni riguardanti il mix energetico nazionale, l’efficienza energetica, i carburanti rinnovabili e sostenibili per i trasporti e la decarbonizzazione.
Il ruolo del Politecnico di Torino.
L’Ateneo si è posto come centro di competenza a diretto supporto delle istituzioni italiane ed europee: il Simposio è stato infatti l’occasione per rappresentanti dei Ministeri italiani e delle Istituzioni europee di confrontarsi con scienziati internazionali.
Inoltre, al termine della discussione, il Rettore Guido Saracco e il Direttore dell’Istituto Universitario Europeo (IUE) Leonardo Meeus hanno presentato l’accordo di partenariato tra le due organizzazioni che consentirà una collaborazione ad ampio spettro sulle tematiche dell’energia, attraverso l’organizzazione di eventi scientifici, scuole estive e conferenze. Si tratta di un traguardo importante: è il primo caso di ingresso formale di un’università tecnica italiana nella rete di collaborazione della prestigiosa IUE.
L’apporto strategico del Consorzio Univer.
Il Simposio EU-Italy Energy Days ha ribadito il ruolo imprescindibile della connessione tra università, imprenditoria e politica. Sempre più evidente risulta essere la necessita per i territori di creare collaborazioni virtuose ed efficaci, mettendo insieme le migliori risorse.
«È esattamente questa la motivazione per cui, con lungimiranza, il Politecnico di Torino, Confindustria Vercelli Valsesia, Camera di Commercio di Vercelli, Fondazione Biverbanca, Provincia di Vercelli, Comune di Vercelli hanno creato il Consorzio Univer oltre 25 anni fa – commenta il Presidente Ing. Carlo Piazza – . Ancora oggi, col nostro impegno, stimoliamo e creiamo condizioni favorevoli all’innovazione e alla collaborazione tra Politecnico di Torino e Confindustria Novara Vercelli Valsesia.
Lavorando di concerto, negli anni, abbiamo conseguito un importante patrimonio di esperienze nei campi dell’alta formazione, del trasferimento tecnologico, del supporto all’innovazione. Agiamo come una struttura operativa vera e propria: sempre a disposizione del territorio per stimolare la crescita e la sostenibilità, valorizzando la sinergia tra attori locali e competenze specialistiche».